Lifting Crurale

CHIRURGIA E MEDICINA ESTETICA

LIFTING CRURALE

Lifting Crurale Roma dott. Pierfranco Simone

Lifting Crurale – dott. Pierfranco Simone

Rimozione di cute e tessuto adiposo in eccesso dalle cosce

La distensione della cute dovuta all’aumento della componente adiposa durante la condizione di obesità ed il successivo “svuotamento” causato dalla perdita di peso, comportano spesso la comparsa di molteplici danni funzionali ed estetici a livello di numerose regioni corporee e, tipicamente nei pazienti post-bariatrici, una delle aree maggiormente coinvolte è la regione interna delle cosce.

La cute risulta cadente, priva della naturale elasticità, le strutture connettivali profonde (fasce) subiscono danni strutturali e possono comparire numerose smagliature; inoltre quasi sempre permangono depositi di grasso residuo. Ovviamente anche il naturale processo d’invecchiamento, associato o meno alla perdita di peso, è caratterizzato dal progressivo decadimento dell’elasticità cutanea a livello della superficie interna delle cosce.

Lifting interno cosce

L’intervento di lifting crurale (o lifting interno cosce) consta di due fasi, nell’ambito della stessa operazione:

  1. la lipoaspirazione del grasso residuo
  2. l’escissione della cute rilassata, in eccesso.

La lipoaspirazione, oltre a permettere la rimozione dei depositi di grasso residuo ed il rimodellamento del tessuto adiposo nelle zone circostanti (liposcultura), consente di poter minimizzare il sanguinamento intraoperatorio e di preservare i vasi linfatici e sanguigni. Queste strutture verrebbero difatti danneggiate se il tessuto adiposo venisse asportato in blocco insieme alla cute, invece che aspirato nella fase antecedente l’escissione chirurgica.

La rimozione della cute avviene asportando una sorta di triangolo cutaneo a livello della superficie interna delle cosce ed esita in una cicatrice a “T”, composta quindi da due componenti: una orizzontale, che decorre lungo il fondo della piega inguinale, estesa posteriormente fino alla porzione interna del solco infragluteo, ed una verticale, che decorre dalla porzione centrale della cicatrice orizzontale fino ad estendersi verso il basso a seconda dell’estensione del difetto da correggere.

In ogni caso, prima di eseguire la minuziosa sutura finale, si procede ad ancorare i tessuti in profondità, a livello delle fasce muscolari profonde, attraverso l’utilizzo di punti di sutura interni molto resistenti. E’ infatti di fondamentale importanza intervenire a livello delle strutture connettivali profonde (fasce), collegate alla cute mediante numerosi tralci fibrosi.

Con questa tecnica si evita che la cicatrice chirurgica, a causa della forza di gravità, discenda verso il basso e, più in generale, si ottiene una maggiore stabilità nel tempo del risultato sia in termini funzionali che estetici. La tensione a livello della cicatrice cutanea è minore, elemento fondamentale per una migliore cicatrizzazione della ferita chirurgica.

Non vengono utilizzati punti di sutura esterni, ma soltanto punti interni e riassorbibili.

L’intervento di lifting crurale viene effettuato in anestesia generale (il/la paziente dorme) ed è generalmente prevista una notte di degenza.

La somministrazione oculata di farmaci antidolorifici inizia prima dell’intervento e viene gradualmente ridotta nel periodo postoperatorio, al fine di evitare qualsiasi dolore o fastidio

Pierfranco Simone

Il dott. Simone è dirigente medico presso il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico di Roma, presso il quale, oltre a svolgere l’attività chirurgica, si dedica alla didattica ed alla ricerca scientifica, in un contesto accademico internazionale.